Il diavolo dentro
Nazzareno Luigi Todarello
* Affiliatelinks/Werbelinks
Links auf reinlesen.de sind sogenannte Affiliate-Links. Wenn du auf so einen Affiliate-Link klickst und über diesen Link einkaufst, bekommt reinlesen.de von dem betreffenden Online-Shop oder Anbieter eine Provision. Für dich verändert sich der Preis nicht.
Belletristik / Lyrik, Dramatik
Beschreibung
Abbiamo studiato, studiamo, la Divina Commedia a scuola. E questo è giusto. Ma è anche causa di cattivi rapporti con la poesia. La Divina Commedia è difficile, maledettamente difficile. Si dice: per possederla in profondità occorre studio, per apprezzarla in tutta la sua grandezza bisogna averla nella mente in tutta la sua estensione. Vero, ma quanti possono farlo? Allora, in tempi frettolosi come i nostri, dobbiamo rinunciare? No, non credo, anzi sono sicuro che non è così. Ero e sono convinto che la Commedia possa parlare a tutti. Allora niente paroloni e niente citazioni, ma racconto. Il divino tremore deve arrivare dopo. Voglio che si senta la vicinanza, la tenerezza, l’umanità di Dante per la vita. Le sue paure, le sue nostalgie, le tristezze, le notti e le stelle, le luci dell’alba, i fiori, il sangue, il sesso, il diavolo dentro, il freddo, la luce e la musica... Racconto e controllo dell’emozione. Perché anche comunicare la passione ha le sue retoriche, senza le quali si disperde inutilmente o si rapprende invece di attrarre. Partire dal personaggio, partire dall’episodio. Raccontare il primo canto usando parole come: depressione, rifiuto, esclusione, paura, perdere la bussola della vita. Raccontare l’incontro con Beatrice nel Paradiso Terrestre come l’incontro tra un giovane che ha lasciato la sua prima ragazza e ora, rivedendola, si pente, capisce di aver sbagliato, le chiede scusa. Perché quella è la sua vita. Raccontare come Virgilio prende a cavalluccio Dante per passare il centro del mondo, e come lo fa aggrappandosi ai peli di Satana. La Commedia è piena di episodi avvincenti, che permettono un avvicinamento graduale alle sue grandezze e alle sue difficoltà. Per poi passare alla dizione/ascolto. Inutile spiegare parola per parola. Il racconto lo si è sentito. Ora si ascolta la grande musica verbale. Molte parole sfuggono ma il flusso vibrante agisce dando corpo al racconto ascoltato.