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Metodi compositivi nell'architettura pisano-lucchese

Facciate a loggia a Pisa e a Lucca tra XII e XIV secolo

Maurizio Meriggi

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Pisa University Press img Link Publisher

Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Architektur

Beschreibung

Le facciate delle chiese romaniche e gotiche sono, come è noto, schermi sui quali sono impresse, come fossero pagine scritte, richiami a concezioni culturali, religiose e cosmologi-che illustrate attraverso inserti scultorei e pittorici, tarsie lapi-de e riferimenti numerologici nelle partizioni.  Nel nostro lavoro sui “Metodi compositivi nell’architettura pi-sano-lucchese” nelle facciate a loggia di 7 chiese ci siamo oc-cupati dei problemi formali di queste “pagine” considerandone tanto la forma del foglio – lo schermo di facciata – quanto la sua struttura in termini di “impaginato” degli elementi costrut-tivi e decorativi.  Il nostro riferimento teorico è quello degli studi sulla forma in architettura ascrivibili alla teoria sviluppata dalle avanguardie europee di inizio secolo fino ai suoi epigoni negli anni ’50, seguendo due filoni tra loro intrecciati: “empatico” e “astratti-vo” - riprendendo il titolo del saggio di Worringer “Astrazione e empatia”.  Così le facciate del Duomo, del Battistero, di San Paolo a Ripa d’Arno, di San Michele in Borgo, di Santa Caterina, di Santa Maria della Spina a Pisa e di San Michele in Foro a Lucca sono state analizzate attraverso ridisegni e schemi in-terpretativi per metterne in risalto la costruzione geometrica dei profili, la forma, la partizione interna, le strutture ritmiche Il libro è suddiviso in due parti. La prima è costituita da cinque capitoli che sviluppano l’analisi della forma e della struttura della facciata a logge. La seconda è costituita da un’appendice con estratti da testi della teoria dell’architettura sulla composizione della facciata: da quelli della “scuola formalista” del VKhUTEMAS sulla com-posizione frontale a quelli di matrice “costruttivista” sul ritmo e la ripetizione; da testi sulla proporzione in architettura di M. Ghyka e altri; da un testo di L. Moretti sulla matrice astrattista della decorazione nell’architettura romanica toscana. Maurizio Meriggi (Firenze 1963), PhD, è pro-fessore associato di Progettazione Architetto-nica presso il Dipartimento ABC (Architecture, Built environment, Construction engineering) del Politecnico di Milano. Le sue pubblicazioni principali sono dedicate ai maestri e alle teorie architettoniche dell’a-vanguardia sovietica (K. Mel’nikov, 1999; I. Leonidov, 2007; SA - Sovremmennaja Ar-khitektura 1926-1930, 2007, con G. Canella; Tre Laboratori alla Facoltà di Architettura del VKhUTEMAS, 2012). Gli studi sull’architettura pisana risalgono al periodo della tesi di laurea (rel. A. Acuto), ri-presi nell’ultimo decennio in studi sulla teoria della composizione architettonica (Proporzio-ne, ritmo, figura. Il complesso di piazza dei Mi-racoli e l’anatomia del Battistero pisano, 2012; Musica per gli occhi: linea/figura, proporzione/partizione, ritmo e tessuto formale, 2018) in parte compresi nel presente volume. Dal 2009 coordina ricerche per il Politecnico di Milano con amministrazioni e atenei della Repubblica Popolare Cinese sui temi della valorizzazione del patrimonio architettonico storico nei paesaggi rurali nel progetto del fu-turo insediamento (Architettura del continuo urbano-rurale in Cina, 2018). Luca Lanini (Roma 1966), PhD, è professo-re associato di Progettazione Architettonica presso il Dipartimento di Ingegneria dell’E-nergia, dei Sistemi, del Territorio e delle Co-struzioni dell’Università di Pisa e Direttore del Master di Progettazione dello Spazio Pubblico di Lucca. Con lo studio B.E.AR. building environment architecture Luca Lanini, Manuela Raitano ar-chitetti (http://bearchitettura.wordpress.com) ha vinto concorsi e premi nazionali ed inter-nazionali.

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