Indagini e depistaggi sulla fotografia
Gino Russo
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Geisteswissenschaften, Kunst, Musik / Fotografie, Film, Video, TV
Beschreibung
Consigliato ad un pubblico 14+
Il presente lavoro si propone come un’indagine di pensiero all’interno di quelli che si ritengono siano gli elementi strutturali del fenomeno fotografico, nel quale sono intrecciati il rapporto con la natura e l’elaborazione tipicamente culturale. Lo studio del tema si sviluppa intorno all’'analisi della luce, della vista, dell’immagine, della tecnica, che nell’insieme costituiscono le colonne operative portanti del fotografico. Il lavoro vuole inoltre suggerire l’idea di un’interpretazione teorica della fotografia, immaginandola come una matrioska, costituita da strati di analisi che custodiscono il cuore, il centro, il punto fuso che tiene insieme l’intera costruzione dell’oggetto finale. I diversi temi sono trattati in termini storici e filosofici comparativi, sottolineando le idee di diversi autori nella prospettiva di complicare, anziché risolvere, il panorama di analisi. La teoria che qui si propone è quella dello studio dei quattro elementi che pervengono a costituirsi come un coro che genera una sola melodia, sfruttando le qualità di ogni elemento. Il capitolo cinque analizza le principali teorie elaborate circa lo statuto estetico, ontologico e semiotico del fenomeno fotografico. L’ultimo capitolo sfiora la psicologia, nel racconto di un’esperienza personale e di una personale visione dell’autore nel produrre consapevolmente una duplicazione del supposto mondo vero. Quasi si fosse nelle condizioni di una capacità divina di dar vita, creando e valorizzando con l’immagine, il tempo di una realtà fenomenica strappata alla morte dell’invisibilità.
“L’atto fotografico, effettuando il taglio, fa passare… da un tempo evolutivo ad un tempo fisso, dall’istante alla perpetuazione, dal movimento all’immobilità, dal regno dei vivi al regno dei morti, dalla luce alle tenebre, dalla carne alla pietra. E questa traversata non si fa senza paura, né senza angoscia. Lo stesso vale, si può dire, per il terrore assoluto. La foto letteralmente ghiaccia di terrore. Vi si trova ancora una volta la famosa figura di Medusa… l’agghiacciante Gorgone veglia alle frontiere dell’Ade, regno della Notte e Paese dei morti…” Philiph Dubois